L’evoluzione dell’odontoiatria conservativa ha visto, soprattutto negli ultimi anni, l’introduzione di nuovi materiali.

I materiali sono comunemente detti “materiali compositi”, grazie ai quali è possibile eseguire ricostruzioni, completamente invisibili all’occhio del paziente.


Grazie anche alla professionalità dell’odontoiatra, i materiali compositi consentono di effettuare ricostruzioni dentali, totalmente invisibili all’occhio del paziente.

Informazioni Utili per il Paziente

Come faccio a capire se ho una carie?

Quando la carie è nella sua fase iniziale, il paziente non avverte il benché minimo fastidio ed è, purtroppo, per questo motivo che, molto spesso, la carie si propaga inesorabilmente. Pertanto è fondamentale effettuare frequenti visite di controllo dal dentista, che sarà in grado così di rilevare la presenza della carie, nel suo stato iniziale e di sottoporre il paziente ad una terapia più semplice e veloce.

Quando la carie raggiunge una determinata profondità, il paziente inizia ad avvertire fastidio, in particolare in presenza di alcuni stimoli specifici:

  • Estrema sensibilità al caldo e al freddo
  • Dolore durante la masticazione
  • Dolenzia in presenza di cibi acidi e/o dolci

Se la carie viene trascurata, essa continua la sua opera distruttiva del dente, fino a raggiungerne la polpa. In questo caso la, sintomatologia diventa più importante:

  • Il dolore si presenta spontaneamente, senza sollecitazione
  • Il dolore si intensifica notevolmente (Pulpite)
  • Il dolore si irraggia ad ampie zone del volto

Nonostante la carie sia particolarmente dolorosa, solo quando raggiunge elevati livelli di avanzamento, accade spesso che un dente, seppure molto cariato, dia pochissimo fastidio: in realtà, purtroppo, quel dente necessita comunque di terapie lunghe e complesse, per poter essere completamente riabilitato.

Come si esegue un restauro diretto o otturazione?

Innanzi tutto, è necessario aver rimosso tutto il tessuto cariato. Dopo aver fatto ciò, l’odontoiatra prepara la superficie dentale ad accogliere il materiale da restauro e vi applica un sottile strato di adesivo biocompatibile. Un tempo, il materiale d’elezione per l’esecuzione di restauri diretti era l’amalgama d’argento. Oggigiorno disponiamo di materiali più performanti dal punto di vista estetico: le resine composite. Questi materiali hanno la stessa durezza del dente e si integrano perfettamente anche dal punto di vista estetico.

L’Odontoiatra, dopo aver preparato il dente, applica piccoli strati di resina composita fino a ripristinare completamente la forma del dente. Tale materiale viene dapprima applicato e modellato, successivamente viene fatto indurire con una lampada apposita (lampada fotopolimerizzatrice).

Una volta terminata la fase ricostruttiva, viene rimossa la diga ed il dente viene rifinito, lucidato e si controlla che sia perfettamente integrato nella funzione del cavo orale. Questo trattamento vale anche nei casi di denti che hanno subito delle piccole fratture.

Come si cura un dente cariato?

Innanzitutto, è necessario rimuovere tutto il tessuto cariato. Per fare ciò, il dentista esegue l’anestesia e, una volta che il dente è addormentato, isola la zona di lavoro con la diga di gomma, affinché ogni operazione avvenga in un campo pulito senza contaminazione batterica.

Dopodiché, si procede alla rimozione del tessuto cariato.
L’utilizzo di sistematiche ingrandenti permette all’odontoiatra di essere sicuro di aver rimosso anche il più piccolo frammento di tessuto cariato.

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